Comunità di Pont Suaz

Il Servizio Residenziale Psichiatrico “Di Pont Suaz” nasce nel 1995 ed è una struttura che può ospitare 6 persone adulte, tra i 18 e i 65 anni, inviate dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL della Valle d’Aosta.

Si rivolge a utenti con un buon grado di autonomia, in una fase avanzata del percorso riabilitativo. La Comunità alloggio consente ai propri ospiti di sperimentare una situazione di parziale emancipazione, attraverso la strutturazione di una giornata in cui il supporto dell’operatore (OSS, educatore) si concretizza in momenti e attività specifici, e in cui rimane autonoma la gestione del tempo restante, compreso quello notturno.

È organizzata come una normale abitazione e propone un ambiente familiare e domestico “reale”; si compone di una ampia cucina/soggiorno, una sala lettura/relax, un locale operatori, due camere doppie, due camere singole, due bagni, di cui uno accessibile e due ampi terrazzi.

Nel corso della giornata, ogni ospite svolge attività individuali diversificate, interne ed esterne alla Comunità, ed è coinvolto in impegni comuni, legati alla condivisione degli spazi domestici, ed in momenti di convivialità e di socializzazione, realizzati ponendo particolare attenzione alla fruizione delle opportunità offerte dal territorio, in un’ottica di integrazione sociale.

Le attività avvengono in stretta sinergia con il DSM, i servizi sociali del territorio, le figure di psicologi, nutrizionisti o altri professionisti che hanno in carico l’utente, in uno scambio continuo che vuole mettere al centro l’utente, con i propri desideri e i propri bisogni. L’obiettivo degli operatori ed educatori della struttura, nel loro agire, è la costruzione di una relazione di fiducia e di reciprocità con il singolo utente, e la creazione di un clima sereno e collaborativo all’interno della struttura che possa favorire il lavoro di ciascuno sulle proprie competenze e autonomie, poste in all’interno di un orizzonte più ampio, che guarda al benessere dell’utente e al progetto di vita nella sua interezza.

È prevista, secondo le disposizioni regionali in materia, la compartecipazione dell’utente alle spese di gestione del servizio, con una “quota alberghiera” calcolata in base al reddito personale dell’utente, fatte salve le motivate richieste di esenzione o riduzione.