Co-housing sociale

Co-housing sociale/gruppi-alloggio

L’Esprit à l’Envers gestisce progetti di convivenza assistita e di gruppo-appartamento, quale supporto alla vita indipendente. L’alloggio di convivenza assistita è una soluzione abitativa che si adatta ad una pluralità di persone, perché permette di acquisire autonomia dalla famiglia d’origine, restare radicati nel contesto sociale di appartenenza, coltivare e sviluppare relazioni affettive.
I destinatari privilegiati sono persone con disabilità diverse, in possesso di un grado di autonomia sufficiente a sperimentare situazioni di co-abitazione con diversi gradi di protezione.
La partecipazione di beneficiari e famiglie è parte integrante di tali percorsi, attivati in funzione delle caratteristiche delle persone interessate, in un’ottica di forte personalizzazione e in sinergia con le équipe socio-sanitarie e territoriali eventualmente coinvolte.
I nuclei di convivenza autonomi sono una una forma di intervento che tende a promuovere anche il coinvolgimento attivo della comunità locale (vicinato, amici, volontari, familiari, ecc.).
Il grado di intervento e di “protezione” garantiti, nonché le professionalità impegnate (OSS, educatori, psicologi), dipendono dall’autonomia delle persone protagoniste del percorso.

L’Esprit à l’Envers è attualmente impegnata nel seguente progetto:

• Una casa per noi – progetto di vita verso l’autonomia.

Si tratta di un progetto di vita indipendente per le persone in carico al Dipartimento di Salute Mentale, che prevede la possibilità di vivere da soli, basandosi sul modello di “residenza leggera”.

Il progetto è realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale ed il Ser.D dell’Azienda USL Valle d’Aosta.

 

Precedentemente, l’Esprit à l’Envers è stata impegnata nel seguente progetto:

• Una casa per me – progetto di vita verso l’autonomia

Si è trattato di un progetto di vita indipendente per le persone con disabilità psichica, che ha previsto la possibilità di vivere da soli, basandosi sul modello di “residenziali leggera”.

Il progetto, iniziato nel mese di gennaio 2020 e conclusosi ad aprile 2021, è stato realizzato con il contributo della Fondazione CRT, nell’ambito del Bando Vivo Meglio 2019, e la collaborazione del Dipartimento di Salute Mentale.