12 Settembre 2024

L’Aosta Pride 2024 torna con un ricco programma di eventi

Dal 24 settembre all’11 ottobre si terranno gli eventi delle Pride Weeks, che precedono la parata di sabato 12 ottobre. Il programma completo di Aostapride 2024 è consultabile al sito www.aostapride.it.

Due degli eventi previsti coinvolgono anche il progetto di accoglienza SAI.

Golden rainbow – Mostra fotografica di Salvatore Giò Gagliano
Saletta d’arte comunale (via Xavier de Maistre, 17 – Aosta)

24 settembre 2024 ore 18 | Vernissage
25 – 30 settembre 2024 | Visita mostra orario 10/13 – 14.30/19
Ingresso gratuito
“Golden Rainbow” è un progetto fotografico del fotografo vercellese Salvatore Gio Gagliano, che vuole raccontare il coraggio e la resilienza dei Rifugiati LGBTI+, attraverso immagini che mostrano la loro storia, le loro sfide e la loro speranza per un futuro migliore.
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Basterà il mio nome  – Staffetta di lettura dei nomi delle vittime delle frontiere europee
Saletta d’arte comunale (via Xavier de Maistre, 17 – Aosta)
25 settembre 2024 dalle 10 alle 20
Partecipazione gratuita

63.279 persone sono morte negli ultimi dieci anni nei luoghi di frontiera, circa 29.000 di queste in quel Mar Mediterraneo meta delle nostre ferie e vacanze. Queste persone sono morte nell’indifferenza generale; sono morte senza che se ne conoscesse il nome, senza chiamarle, senza restituire loro la dignità di esseri umani.

Il Pride è un atto di rivolta contro la violazione dei diritti civili, sociali, umani. Il Pride è un momento per parlare anche di chi, persona e corpo migrante, deve scappare dal proprio paese perché a rischio della prigione, della vita, degli affetti in relazione alla propria identità di genere e orientamento sessuale. Il Pride è un momento di riflessione che riguarda e comprende tutte le persone, anche per quelle che cercano una libertà di movimento (e di esistenza) impedita e contrastata, nonostante nella Dichiarazione dei diritti umani, all’articolo 13, ci sia scritto: “Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel suo paese”.

Tutte le persone, nate liberi e uguali in dignità e diritti, dovrebbero poter godere del diritto al movimento, senza per questo rischiare la propria incolumità – e quella dei propri familiari – e perdere la vita.

Il 25 settembre 2024 leggeremo, attraverso una staffetta che abbiamo chiamato “Basterà il mio nome” di fenogliana memoria, i nomi delle persone rimaste vittima delle frontiere e le ricorderemo, anche solo per un momento: perché non c’è liberazione se non è per tutte.



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